La FINMA ai gestori patrimoniali e ai trustees: “È il momento di agire!”

Dr. Jean-Claude Spillmann
Partner, Head Asset & Wealth Management and Banking Regulatory, Legal, PwC Switzerland

Con la Comunicazione sulla vigilanza 01/2022 del 4 maggio 2022 “Tabella di marcia concernente il processo di autorizzazione di gestori patrimoniali e trustee”, la FINMA invita nuovamente gli istituti finanziari interessati ad agire. Con la presente comunicazione sulla vigilanza, la FINMA intende nuovamente delineare le fasi necessarie del processo di autorizzazione, fornire raccomandazioni per l'attuazione degli obblighi previsti dalla LIsFi e stabilirne il relativo calendario.

Dal 1° gennaio 2020 i gestori patrimoniali e i trustees sono soggetti alla Legge sugli Istituti Finanziari (LIsFi) e necessitano di un'autorizzazione della FINMA per esercitare la loro attività. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione, sottostaranno ad una vigilanza prudenziale continua di un cosiddetto organismo di vigilanza (OV). Gli istituti finanziari che non erano soggetti all'obbligo di autorizzazione secondo il regime legale precedente hanno ancora tempo fino al 31 dicembre 2022 per presentare la loro richiesta alla FINMA ai sensi dell'articolo 74 capoverso 2 LIsFi.

Nella Comunicazione sulla vigilanza, la FINMA ricorda che i richiedenti devono prima sottoporre la loro richiesta a un OV, il quale procede ad un esame preliminare. La richiesta può essere presentata alla FINMA solo dopo che la relativa verifica da parte dell’OV è stata completata e che l’OV ha emesso la conferma dell’affiliazione. Poiché la procedura di affiliazione presso l'OV può richiedere del tempo a seconda della complessità e della qualità del dossier di candidatura, la FINMA raccomanda espressamente a tutti gli istituti interessati di presentare la richiesta di autorizzazione completa a un OV entro il 30 giugno 2022.

Nella Comunicazione sulla vigilanza, la FINMA richiama l'attenzione sulle conseguenze di una presentazione tardiva o di una mancata presentazione della richiesta: se l'istituto in questione esercita intenzionalmente un’attività senza autorizzazione a partire dal 1° gennaio 2023, incorre in conseguenze in materia di vigilanza o penali. La FINMA segnalerà questi casi alle autorità di perseguimento penale competenti in base al suo obbligo di denuncia penale e svolgerà accertamenti di enforcement.

Proroghe del termine sono accettabili solo in casi particolari, vale a dire se l'istituto dimostra di aver adottato tutte le misure prima del 31 dicembre 2022 in tempo utile al fine di rispettare i termini transitori, ma che rischia di non essere in grado di presentare la richiesta in tempo a causa di circostanze esterne che esulano dal suo controllo.

Secondo l'ultimo rilevamento della FINMA del dicembre 2021, più di 1’200 istituti intendono presentare la propria richiesta a un OV entro il 30 giugno 2022. Tuttavia, al 25 aprile 2022, solo 409 istituti hanno presentato una richiesta completa alla FINMA; di questi, la FINMA ha approvato solo 242 istituti. La FINMA ha registrato un aumento delle richieste dall'inizio dell'anno. Tuttavia, il numero è inferiore alle aspettative della FINMA e agli annunci degli istituti. La FINMA chiede agli istituti soggetti all’obbligo di autorizzazione che dal 1° gennaio 2023 non eserciteranno più l’attività soggetta all’autorizzazione di comunicarlo immediatamente per iscritto alla FINMA tramite e-mail.


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